Il Presidente del Consorzio PMI Energia Veneto Raimondo Riu ha partecipato, in rappresentanza di Confimi Industria Veneto a Focus, trasmissione di Reteveneta condotta da Luigi Bacialli, per discutere del tema degli approvvigionamenti energetici per le imprese e delle prospettive per i prossimi mesi.
La proposta di Confimi Industria Veneto per superare l’impasse che sta colpendo la maggior parte delle attività economiche. Il presidente Alessandro Trentin, in accordo unanime con la sua giunta di Presidenza: «Siamo convinti dell’importanza della vaccinazione, e ora chiediamo di poter ragionare su una “nuova normalità” che sia davvero tale»
Sì alla vaccinazione anti-Covid e alle misure di prevenzione, ma è tempo di abolire il Green Pass: la proposta arriva da Confimi Industria Veneto, l’associazione che rappresenta circa 2400 PMI di tutta la regione.
Nello spiegare la richiesta, il presidente Alessandro Trentin parte da una premessa: «Ormai la popolazione italiana nel suo complesso ha raggiunto una copertura vaccinale prossima al 90% e se consideriamo anche gli immunizzati da guarigione il tasso di protezione rispetto al rischio di sviluppare la malattia in forma grave è elevatissimo rispetto ad altri Paesi. Eppure mentre in Europa e nel mondo molti Stati stanno per allentare i vincoli ai cittadini, l’Italia si appresta ad un’ulteriore stretta. È il momento di cambiare strategia o a rimetterci saranno tutti. Erario compreso. Anche perché non possiamo che constatare il fallimento del sistema di autorizzazioni che ruota intorno al Green Pass, che come stiamo vedendo non è stato efficace nel contenere i contagi, ma sta provocando gravi danni all’economia e anche alla tenuta sociale del Paese. Il momento è drammatico per molti settori, primo fra tutti la ristorazione e l’hotellerie e quindi tutta la filiera PMI legata a questi settori, e rischia di catapultarci nell’insostenibilità economica. L’economia infatti è un sistema di vasi comunicanti e ciò che succede nei settori colpiti direttamente dall’assenza di clienti, si riversa in tempi diversi a tutti i settori. Nessuno escluso».
Da qui la proposta di Confimi Industria Veneto: iniziare prestissimo a ragionare in termini diversi: «Proponiamo di mantenere le misure di prevenzione sanitaria, ma non quelle di controllo né i divieti alla vita sociale delle persone – sottolinea Trentin -. Come associazione auspichiamo che si ritorni alla normalità contrastando in maniera ancora più efficace la diffusione del Covid, ma nel contempo lasciando libere le persone sane di poter consumare e autorealizzarsi. Il green pass aveva lo scopo di spingere alla vaccinazione e il risultato è stato ottenuto: ora bisogna superare velocemente questa fase, pur mantenendo la massima cautela. Un ruolo importante, nell’autosorveglianza sanitaria, possono averlo le stesse aziende, attraverso i responsabili della sicurezza. Ripetiamo l’appello alle forze politiche di attivarsi in fretta».
A partire dai mesi di giugno/luglio 2021, denuncia Confimi Industria Veneto, si è assistito ad un rapido e violento aumento dei costi per le forniture energetiche (energia elettrica e gas), che hanno assunto, nell’ultimo trimestre 2021, proporzioni allarmanti. Le proiezioni della Federazione Veneta delle PMI manifatturiere segnalano forti criticità anche per il primo semestre del 2022.
Il modello veneto e vicentino di un sistema produttivo incentrato sull’eccellenza delle PMI continua a fare scuola all’estero e a ispirare in particolare quei Paesi che stanno disegnando ora il loro modello di sviluppo futuro. Tra questi vi è la Repubblica della Moldova.
“Il settore manifatturiero e la dimensione della piccola e media impresa rappresentano da sempre uno dei punti di forza del Veneto: ad Alessandro Trentin va il mio augurio per un mandato che segni il passaggio verso una ripresa economica stabile”.