Veneto-Moldavia: nasce un’alleanza su export e formazione
Il modello veneto e vicentino di un sistema produttivo incentrato sull’eccellenza delle PMI continua a fare scuola all’estero e a ispirare in particolare quei Paesi che stanno disegnando ora il loro modello di sviluppo futuro. Tra questi vi è la Repubblica della Moldova.
Proprio una delegazione del Congresso Nazionale degli Industriali e degli Imprenditori dell’ex repubblica sovietica ha incontrato nei giorni scorsi il presidente di Apindustria Confimi Vicenza Mariano Rigotto e il presidente di Confimi Industria Veneto Alessantro Trentin, come tappa finale di una missione in Veneto.
Un incontro che si è concluso con la sottoscrizione di una lettera di intenti tra l’Associazione di Categoria vicentina e la delegazione moldava, guidata da Vasile Tarlev, presidente degli industriali del Paese e già due volte Primo Ministro della Repubblica di Moldova. Proprio Tarlev ha raccontato gli importanti progressi compiuti dall’ex repubblica sovietica negli ultimi anni per consolidare la propria situazione finanziaria e ammodernare l’apparato giuridico e amministrativo, di pari passo ad una politica estera volta a stringere legami sempre più stretti con l’Unione Europea e a migliorare i rapporti con la Russia. Tutte azioni che creano le premesse per aprire un processo di crescita duraturo per il Paese, aprendo dunque nuove opportunità commerciali per le imprese venete, in un contesto che già vede l’Italia essere uno dei principali partner commerciali della Moldova. Tanto più che quest’ultima, per le nostre imprese, rappresenta anche una porta di accesso al ben più ampio spazio economico della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) che riunisce 9 delle 15 ex repubbliche sovietiche, con una popolazione complessiva di circa 280 milioni di abitanti.
“Su tutti questi temi possiamo costruire un’alleanza di reciproco interesse – sottolinea Mariano Rigotto a conclusione dell’incontro -. Per quanto riguarda l’export, la Moldova ha necessità di tecnologia, dunque è un buon mercato per i macchinari e per le lavorazioni meccaniche, ma è anche desiderosa di migliorare il tenore di vita medio, con spazi importanti che si stanno aprendo per i prodotti agroalimentari così come per i macchinari da impiegare nella filiera della trasformazione dell’agroalimentare. Su entrambi i fronti, durante la visita della delegazione abbiamo già avuto l’opportunità di creare qualche contatto concreto con alcune aziende nostre associate e abbiamo già un canale aperto con una società locale di intermediazione. Il tutto secondo uno stile di concretezza che da sempre caratterizza l’operato della nostra Associazione“.
Allo stesso tempo, il “modello veneto” fa scuola anche per quanto riguarda la formazione: in Moldova l’immigrazione rende infatti difficile reperire giovani da inserire nel mercato del lavoro, mentre mancano percorsi di formazione realizzati in stretto collegamento con il mondo delle imprese. “A questo riguardo – prosegue Rigotto – abbiamo discusso la possibilità di organizzare un vero e proprio scambio di esperienze, magari con un’ulteriore visita che consenta ad una loro delegazione di conoscere più nei dettagli l’attività che come Associazione svolgiamo a favore dell’orientamento scolastico e come si sviluppa la nostra collaborazione con il mondo della scuola. Parallelamente, compatibilmente con l’evoluzione della situazione pandemica, come Associazione vorremmo organizzare anche una nostra missione in Moldova, con un gruppo di imprenditori associati, per conoscere in modo più approfondito la realtà del Paese e rafforzare ulteriormente i contatti che sono stati instaurati in occasione di questa visita in Veneto“.